Il 2 aprile scorso, in tutto il mondo, si è celebrata la giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo, caratterizzata dal colore blu,
attraverso il quale era possibile manifestare la propria solidarietà. Tantissimi gli eventi organizzati in Italia da Enti e associazioni, perché sono migliaia nel nostro paese, le  famiglie  che  hanno a che fare ogni giorno con questo disturbo di cui non sono ancora chiare le cause.
Le sindromi dello spettro autistico sono fra le più complesse da trattare e richiedono, oltre alle competenze di tutti gli operatori coinvolti lavorativamente, anche la collaborazione e l’impegno di tutte le persone che in qualche modo partecipano alla vita di una persona autistica. E’ per questo che il MIUR promuove, dal 27 al 31 marzo, una settimana di sensibilizzazione su questo tema all’interno delle scuole, un’occasione di incontro tra le associazioni che si occupano di autismo, gli insegnanti, le famiglie e gli studenti. Uno scambio importante per migliorare l’inclusione scolastica e approfondire la conoscenza di un tema così complesso.
Si stima che 300-500mila persone nel nostro Paese convivano con una forma di autismo e negli Stati Uniti stando ai dati dei CDC, un bambino su 88 è colpito dall’autismo, numeri in crescita di dieci volte rispetto a 40 anni fa.
L’autismo è una condizione che ha mille sfaccettature, rende molto difficile la vita dei pazienti e dei loro familiari e le cui cause sono ancora misteriose e oggetto di studio. Dunque, per far fronte a questo problema, il 2 aprile dello scorso anno, in Italia, si è anche aperta la Campagna #sfidAutismo17, che va dal 27 marzo all’8 maggio, grazie alla quale, non solo si è contribuito a migliorare la qualità della vita delle persone con sindrome dello spettro autistico e delle loro famiglie con l’avvio, ad esempio, del servizio del Telefono Blu Autismo, o sono stati sostenuti alcuni progetti importanti di ricerca scientifica, in grado di individuare sempre più precocemente l’autismo e di scoprire nuovi interventi per curarlo, ma è aumentato presso il grande pubblico la consapevolezza delle problematiche che vivono queste persone ed i loro familiari. Tutto ciò è stato affermato, in particolare, dal sito della Fondazione Italiana per l’Autismo Onlus. Riveste una particolare importanza, anche la Fondazione Sacra famiglia, che solo nel 2015 ha aiutato 150 persone con autismo con programmi mirati che supportano e coinvolgono anche la famiglia. Il Servizio di Counseling Territoriale guidato da Lucio
Moderato, Direttore dei Servizi Innovativi per l’autismo, organizza sedute individuali, laboratori occupazionali, servizi di orientamento e supporto alle famiglie attraverso sostegno psicoeducativo e attività di “family training”, interventi abilitativi ambulatoriali e domiciliari.
Tutto con il duplice obiettivo di favorire il miglior adattamento possibile di queste persone al proprio ambiente, l’integrazione sociale
e migliorare la qualità della vita e anche di fornire competenze ed affinare specifiche abilità per un sano inserimento nella vita familiare e sociale.