“Oggi ho giocato a carte. Ho provato a buttare quella migliore. Non mi importava vincere, perchè era già bello giocare!
Poi la mia assistente Monica mi ha preso la mano, siamo andati a fare una passeggiata, ho visto il sole, abbiamo fatto un selfie per non dimenticare.
Le nuvole sembravano danzanti, era bello vederle muoversi , siamo entrati in un bar e ho ordinato un succo, ho scelto io il gusto, sapeva di vita.
Uscendo ho salutato una signora gentile, mi ha detto che avevo una bella maglietta.
Ho fatto tante cose, forse normali per alcuni, inutili per altri, sicuramente importanti per me”.

Il servizio di assistenza domiciliare gestiti dal Consorzio Intesa attraverso le Consorziate esecutrici sono rivolti ad anziani e disabili ed hanno come priorità quella di rafforzare l’autonomia individuale, di prevenire la non autosufficienza e fare in modo che si possa rimanere all’interno del proprio contesto familiare, assicurando al momento del bisogno assistenza qualificata a domicilio, in strutture residenziali e in ospedale.

Per gli assistenti è’ importante, ridurre i rischi di isolamento ed emarginazione, prevenire l’istituzionalizzazione e ridurre i processi involontari psico – fisici e sociali, il mantenimento delle capacità residue, la rieducazione, la riattivazione e il recupero funzionale. Il nostro intento è quello di migliorare le condizioni dei giovani e degli anziani nelle loro mansioni quotidiane e di sviluppare le potenzialità prevenendo il disagio della condizione in cui si trova, favorendo la partecipazione e l’inserimento sociale.

A tal proposito. Oltre le prestazioni abituali, quali l’igiene ambientale, la cura della persona, l’aiuto domestico, la spesa, le varie commissioni da fare, esiste anche la prestazione della socializzazione, detta anche “prestazione del sollievo”, della “compagnia”.

Giocare una partita a carte con i nostri utenti non è un fare frivolo che toglie tempo a cose più importanti, perché sono proprio queste ultime a nascondersi anche dietro un semplice gioco. Vi è infatti, l’obiettivo più importante, ovvero quello, da parte dell’assistente, di fungere da ponte tra l’utente e il mondo che lo circonda.

Fare una passeggiata, mangiare un gelato e sceglierne il gusto, guardare un panorama, parlare della storia di un luogo, regalare un sorriso a un passante, conoscere altre persone, imparare un gioco nuovo o capirne meglio uno vecchio, presuppone una serie di funzioni cognitive, di capacita logiche, di mobilizzazione, di riflessione, di nuovi stimoli.
Significa imparare a commentare ciò che accade, ad esprimere una volontà, un desiderio, significa affermare la propria personalità nonostante le difficoltà, significa non perdere l’entusiasmo e avere sempre voglia di fare.

Fare tutte queste cose permette ai nostri utenti di mettere in atto aspetti pratici e psicologici. non limitati solo alla socializzazione ma allo scopo di stimolare le loro capacita e di sentirsi partecipi, entusiasti, intraprendenti, e perché no, di essere al centro dell’attenzione, di sentirsi importanti.

La felicita dei nostri utenti la si vede nelle piccole cose, capaci di grandi stimoli.