Cooperare richiede impegno. Richiede la capacità di comprendere e di rispondere emotivamente agli altri in uno scambio il cui valore e la cui forza risiedono nello stare insieme. Anna e Santina ne sono un esempio. 

Due eccezionali donne di Colfelice che in più di qualche occasione hanno messo insieme le loro forze, le loro abilità e la loro professionalità per supportare la quotidianità dei loro assistiti.

Anna è un’Assistente domiciliare da 41 anni, Santina, invece è un’Operatrice Socio Sanitaria da circa 23 ma che, come ci dice Anna, ha sempre avuto abbastanza esperienza da riuscire a porsi come un punto di riferimento per la collega. Due caratteri diversi che col tempo hanno imparato a comprendersi, anche senza dover necessariamente parlare, a incastrarsi, venirsi incontro, a leggere una lo sguardo dell’altra, a muoversi sincronicamente per ottimizzare tempi, migliorare il lavoro, efficientare la loro presenza nelle case delle famiglie che le hanno conosciute e a cui, attraverso il loro aiuto, in momenti difficili, hanno saputo regalare delle fondamentali parentesi di sollievo.

Perché il lavoro di Anna e Santina non si rivolge solamente all’assistito ma anche ai suoi cari, supportati anch’essi in un momento in cui ogni precedente equilibrio viene messo alla prova da nuove dinamiche e nuove sfide, a volte, purtroppo, davvero difficili da affrontare autonomamente. In un rapporto di fiducia tra famiglia e operatrici che diventa tale anche grazie alla solidità del rapporto tra le operatrici stesse. Un compito difficile quello di Santina e Anna, che queste donne hanno sempre egregiamente svolto, anche quando la stanchezza si è fatta sentire e quando ci sono stati momenti di  incomprensione, che hanno prontamente messo da parte perchè, ci dicono, lavorare da soli è faticoso, a volte lo è anche farlo in compresenza, ma sapere di poter contare l’una sull’altra, di avere una spalla e un supporto, rende ogni fatica e ogni difficoltà più semplice da affrontare.

Due donne, due professioniste, due colleghe che giorno dopo giorno hanno imparato a conoscersi, comprendersi e completarsi lavorativamente, costruendo una squadra i cui legami restano saldi anche oltre l’orario lavorativo.