Il dibattito su quale termine sia meglio utilizzare, se ‘assessora‘ o ‘assessore‘, se ‘sindaca‘ o ‘sindaco‘, riflette la mutazione che la lingua italiana sta subendo: le nuove frontiere della comunicazione, i mutamenti sociali, influenzano il linguaggio colloquiale ed istituzionale. In una società in cui certi ruoli non sono più appannaggio solo degli uomini, la lingua deve sapersi riadattare. Ecco allora che, sdoganati, ‘assessora‘, ‘sindaca‘, ‘ministra‘, diventano più che mai legittimi. “In presenza di una potenziale alternativa tra forma allocutiva maschile considerata ambigenere, per tradizione, e forma allocutiva bipartita per genere, innovazione proposta, siamo di fronte a una scelta di propensione stilistica o ideologica personale”. Con Giulia Ciafrei, 39 anni, donna, abbracciamo la propensione ideologica personale. Giulia che, Vicesindaca e Assessora alle Politiche Sociali del Comune di Velletri, ricopre i suoi ruoli con naturalezza anche quando, raramente, constata con un po’ di rammarico che metodo e preparazione, declinati al femminile, suscitino ancora qualche piccola perplessità, cui risponde sempre con grande impegno durante il suo secondo incarico amministrativo.
Con l’Assessora Ciafrei parliamo di inclusione sociale. Le chiediamo la Sua accezione di inclusione sociale. “Il termine inclusione sociale è imprescindibile dall’idea di comunità. Quando penso all’inclusione, penso ad una comunità che vive insieme, in maniera solidale e con un’alta progettualità nel fare le cose in cui si diano a tutti le stesse possibilità. Una visione che, purtroppo, incontra ancora difficoltà nella sua
realizzazione”, afferma l’Assessora.
Quali sono i valori cui si ispira questa Amministrazione riguardo l’inclusione sociale? “Sicuramente un’amministrazione accogliente, l’accoglienza è un valore fondamentale. Nondimeno l’imparzialità, la trasparenza, la partecipazione all’attività pubblica”, risponde Giulia con sicurezza.
Quanto è importante, abbiamo chiesto all’Assessora, elaborare e promuovere progetti a favore dei soggetti più deboli e a rischio di emarginazione sociale, attivare l’Amministrazione Comunale con organizzazioni del terzo settore, stendere progetti e iniziative al fine di rendere più forte il ruolo del volontariato e della solidarietà? Risponde l’Assessora: “È importantissimo. A tal fine, stiamo per istituire l’Albo del Terzo Settore, proprio per avere, come Amministrazione, contezza delle associazioni, rilevare i bisogni che le associazioni hanno sul nostro territorio per iniziare a lavorare sulla co-progettazione e per poter mettere i cittadini in condizione di saper chi e come opera sul territorio velletrano. Sta poi per ripartire, a proposito di inclusione, il progetto Experientia, che con un finanziamento regionale l’amministrazione porta avanti da tre anni. Il progetto è rivolto ai rifugiati, cui offriamo corsi di formazione per permetter loro di formarsi ed avere un futuro.
Il 28 gennaio, aperta “l’emergenza freddo”: per tre mesi avremo un punto di ricovero per i senza tetto , per far fronte alle situazioni di disagio.”
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