Quando si pensa alla Ciociaria non si può non pensare al cibo, a una cucina tradizionale indissolubilmente legata alla tradizione contadina, accomunata da ricette tipiche  e declinata in preparazioni che cambiano con i territori e la loro storia. Dal pane, alle ciambelle. Dai fini fini, la zuppa con il pane, il garofolato, fino alle crespelle, gli amaretti, le ciambelline al vino. Sapori di una tradizione antica che non smettono mai di essere attuali e oggetto di interesse e di richiamo per tutti i palati. I ragazzi del Centro Diurno “Arcobaleno” di Piglio, gestito dalla Cooperativa Sostegno da dicembre 2022, per rendere omaggio a questa tradizione, da gennaio portano avanti un progetto di cucina che permette loro, appunto, di vestire i panni di abili chef e cimentarsi nella preparazione di piatti tradizionali e non. Perché, si sa, uno chef che si rispetti non si fa mai trovare impreparato. Così, gli chef Valerio, Gaia, Maria Antonietta, Emanuela, Paolo, Jonathan, Elena, Marco, Fabiana, Marzia e Simone, orientati e affiancati dalle operatrici Sara Ciocci e Franca Federico, che hanno sempre pensato per loro attività inerenti al tema della cucina, hanno realizzato in completa autonomia e guidati negli step da seguire da un supporto tecnologico, diverse preparazioni. Da quelle più semplici, come la besciamella a ricette più impegnative ed elaborate: fettuccine, lasagne, baci di cioccolata e addirittura colombe pasquali. Ma il loro impegno non si ferma qui. I ragazzi, infatti, non si fermano alla preparazione dei piatti prescelti, ma si occupano anche del confezionamento, curato con attenzione in ogni minimo dettaglio. Come nel caso dei barattoli di marmellata e delle scatole di biscotti. Dalle materie prime al prodotto confezionato, una vera soddisfazione per questi giovani cuochi che a carnevale, con delle bellissime divise da Chef hanno anche sfilato per le vie del centro storico del paese. Chef per gioco ma anche praticamente. Le ricette scelte e realizzate dai ragazzi, nel tempo, hanno permesso di creare un vero e proprio ricettario, per ora consultabile solo dai ragazzi del Centro, ma che forse, in futuro potrebbe anche essere pubblicato. Aspettiamo, quindi. Anche se abbiamo già fame.