Attraverso il progetto “C’era una volta…il gioco” i Centri Diurni per Minori di Lenola e di Monte San Biagio, il cui Ente committente è il Distretto Socio Sanitario LT4, gestiti dal Consorzio Intesa tramite la propria Consorziata Esecutrice, propongono un’esperienza ludico-ricreativa sulla tematica della dipendenza dai videogiochi. Con una strategia di prevenzione primaria che si articola in tre diversi momenti, il progetto tramanda ai bambini un sano modo di approcciarsi alla dimensione ludica. In questo blog post parleremo del primo momento in cui si articola Il progetto “C’era una volta…il gioco”, denominato “Alla scoperta dei giochi di una volta”.
L’attività “Alla scoperta dei giochi di una volta” ha avuto inizio con l’arrivo di una valigia “magica”, nei due Centri, nella quale i bambini hanno trovato alcuni giochi del passato da osservare e manipolare, quali le trottole, le biglie, il telefono senza fili, i birilli e molti atri. Per stimolare maggiormente la creatività e curiosità dei bambini, le operatrici li hanno coinvolti nella costruzione di alcuni giochi da tavola attraverso l’uso di vari materiali. Occasioni per far scoprire ai bambini i giochi ormai dimenticati e per far rivivere momenti di aggregazione sociale del passato. Il gioco è l’espressione più autentica della cultura umana, è sempre “figlio del tempo” e si adatta al contesto sociale in cui si svolge ma il recupero dei giochi tradizionali rappresenta la riscoperta della propria storia, delle proprie origini e del senso di appartenenza. Il gioco che stimola l’inventiva, la curiosità, la manualità, l’ingegno.
Il Centro Diurno per Minori di Lenola si è concentrato sulla costruzione del gioco delle biglie e dell’acchiappa tappi. Tanto il divertimento nel realizzare il gioco delle biglie con scatole di scarpe e bastoncini di legno, colorando il materiale da riciclo a piacere e il gioco dell’acchiappa tappi, con bottiglie di plastica tagliate a metà, cordoncino e tappi di bottiglia!


Il Centro Diurno per Minori di Monte San Biagio si è invece applicato nel giocare al telefono senza filo, allo shangai, al memory, a nomi cose città e animali, fatto case di cartone con le quali giocare, creato dei puzzle. Ovviamente, operatrici e bambini hanno messo in gioco tutta
la loro creatività, dunque non dei semplici puzzle! Sui puzzle ogni bambino ha scritto il nome dei propri compagni, colorando il proprio puzzle con il colore che pensava meglio rappresentasse ogni persona. Tanto spasso nel giocare al gioco dell’oca, il cui percorso è stato disegnato sia alla lavagna e fatto in piedi e anche plasmato in piccolo, al tavolo tutti insieme per produrre ancora una volta un clima di unione. Immancabile anche la creazione della tombola, un’attività che ha richiesto molto tempo ed impegno ma graditissima dai bambini!